Le 4 fasi della ricerca spirituale
Il cambiamento è un tasto dolente per molti di noi ma è all’ordine del giorno durante un cammino di ricerca, di qualunque ricerca si tratti. Inizialmente si può avere la sensazione che coinvolga semplicemente le piccole cose intorno a noi: ciò che facciamo quotidianamente e ciò che pensiamo delle persone che ci circondano. Senza accorgerci che, in realtà, stiamo affrontando un cambiamento molto più significativo. Durante la nostra ricerca spirituale, haimè, si vivono varie fasi, caratterizzate dai passaggi della nostra evoluzione personale. Fasi amichevolmente denominate meraviglia, doccia fredda, ricerca e realtà.
FASE MERAVIGLIA
La prima fase è quella più deleteria e più difficile da superare: alcuni, infatti, non ne escono mai. Dopo aver mosso i primi passi su questo nuovo sentiero, ci si ritrova a guardare tutto con occhi nuovi. Tutto ci appare meraviglioso. Davanti a noi sembra aprirsi, un mondo parallelo dove tutti, apparentemente, hanno già capito chi sono. Tutti sorridono e predicano amore, luce e campi di fiori. La vita diventa bella, facile e luminosa. Si ha l’impressione di vedere ogni cosa per la prima volta. E’ come camminare per la strada con delle lenti tutte rosa! Tutti ti riempiono di abbracci, consigli e complimenti, e sono tutti talmente melensi che mentre li ascolti ti si alza la glicemia. Un mondo che non ti permette di essere triste, a meno che non ti piaccia sentirti ripetere continuamente – sorridi che la vita è bella! – ma vaffa….
La cosa importante però è uscire da questa fase in cui, come ho già detto, alcuni restano intrappolati a tempo indeterminato. Restano convinti che la vera scoperta sia di accettare, e divenire consapevoli che oltre ci sia molto di più. Ostinati al punto da rimanere attaccati all’idea falsata di un mondo meraviglioso in cui amore e gioia sono sempre a nostra disposizione. Sottintendendo ovviamente che quando siamo sfigati e non ne infiliamo una giusta, sia solo e comunque colpa nostra. Un mondo in cui la vita è bella e tutto può diventare facile facendo un sorriso e pensando positivo. Oppure chiedendo aiuto ai nostri angeli custodi e credendo che la nostra realtà si possa cambiare con un semplice schiocco di dita.
Ma questi su che pianeta vivono?
Non fraintendetemi, io sono estremamente positiva e convinta che ci sia un perchè per ogni esperienza che viviamo, bella o brutta che sia. Credo che ognuno di noi abbia in sé la forza e la capacità di trasformare le sfide in un occasione per imparare. E per comprendere che il dolore ci spinge a guardare dentro noi stessi e che questa vita sia solo uno dei tanti viaggi. Ma, a chi si scontra quotidianamente con realtà piuttosto tragiche e dolorose, non puoi propinare una frase fatta del tipo sorridi che la vita ti sorride. Anche se a volte, dietro l’angolo, c’è una sorpresa meravigliosa che aspetta proprio te.
FASE DOCCIA FREDDA
Poi, in teoria, torniamo coi piedi per terra ed esci dalla fase trallallà. Per me è stato abbastanza traumatico, soprattutto quando mi sono resa conto che la realtà spirituale è ben diversa da come te la stanno vendendo. Se il virus della fase meraviglia non ci ha contagiato del tutto, dopo un breve periodo di necessaria disillusione, ci ritroveremo davanti a 2 possibilità. La prima è abbandonare completamente la nostra ricerca, convinti che le persone spirituali siano semplicemente fanatiche della new-age. La seconda opzione sarà quella di entrare nella fase successiva.
E dopo aver perso lo stato di euforia e invincibilità, vissuto nella prima fase, si cambia personalità. Ci si trasforma in persone prudenti, riservate quel tanto che basta per non apparire troppo strane agli occhi degli altri. A volte ci si sforza di essere scettici e razionali, mentre altre si ha più paura di quanta se ne voglia ammettere. Ma andiamo avanti. Vuoi per curiosità, vuoi per dimostrare in qualche modo di avere ragione o perchè ne abbiamo bisogno per trovare le risposte alle domande che ci assillano. Noi andiamo avanti. Cercando di raggiungere i nostri obbiettivi anche quando non ci sono del tutto chiari.
FASE RICERCA
Con il cambio di atteggiamento sarà inevitabile cambiare anche il nostro modo di approcciarci alle persone e alle cose spirituali. È la fase in cui iniziamo seriamente a cercare la nostra verità. In cui cerchiamo le risposte alle nostre domande e le prove che, ciò che stiamo vivendo, possa far parte di una qualche realtà dimostrabile.
A volte siamo fortunati e incontriamo persone che hanno vissuto le nostre stesse esperienze o che hanno proprio le risposte che stiamo cercando. Ed è a questo punto che le cose diventano più difficili da gestire e i cambiamenti interiori diventano visibili anche all’esterno. La nostra realtà inizia a cambiare costringendoci, spesso, a fare delle scelte e ad accettare cambiamenti che in una situazione diversa non avremmo mai pensato di fare.
LA DESTABILIZZAZIONE DEL CAMBIAMENTO
Non posso parlare per tutti, ovviamente, ma per coloro che vivono un cambiamento interiore più profondo, la situazione diventa complicata anche all’esterno. Alcuni si sentono inadeguati e incompresi persino all’interno della propria famiglia. Altri vengono derisi e allontanati dagli stessi amici. Altri ancora, sono costretti ad abbandonare la pratica della propria religione, e la frequentazione della propria chiesa, per poter continuare la propria ricerca senza essere costantemente giudicati. Se appartenete a una di queste fasce non protette, non abbattetevi perchè una delle fasi più difficili è rendersi conto che, molte delle persone accanto a noi non sono interessate al nostro percorso. Così come al nostro cambiamento, alle nostre paure, al nostro entusiasmo e al nostro bisogno di parlare con qualcuno di quanto stiamo vivendo. Molte di loro ne saranno addirittura spaventate ma, se davvero state cercando la “vostra” verità, imparate a non tradire mai voi stessi.
Affrontatevi fino a quando non sarete sicuri di poter affermare di aver fatto, profondamente, la vostra conoscenza. Cercate la vostra vera motivazione, il vostro scopo e la passione che vi spinge ad andare avanti nonostante le batoste della vita. La saggezza, la consapevolezza e la sicurezza in se stessi non ci esentano dalle difficoltà e dalle sfide. Ci regalano però quelle certezze interiori che ci permettono di vedere la parte brutta della vita con occhi diversi. Non ci esentano dal cadere ma cancellano la paura di non riuscire a rialzarsi. Non ci donano la visione di ciò che sarà ma ci permettono di avere fede in noi stessi, nelle energie che ci circondano e nel raggiungimento delle nostre mete, qualunque sarà la strada da percorrere.
Vivere la realtà
Queste sono le certezze interiori che, una volta ritrovate, nessuno avrà il potere di scalfire. Sono intoccabili perchè sono dentro di noi, e creano un ponte fra il mondo materiale e quello spirituale. Ci permettendoci di radicarci in modo sicuro a questa vita mantenendo la leggerezza spirituale necessaria ad alimentare la nostra consapevolezza e a riscoprire la saggezza dimenticata. Per chi vive e affronta realtà diverse, e chi ha una particolare sensibilità alle energie, i cambiamenti saranno molto profondi. In ogni caso, per tutti, la terza fase rappresenta il trampolino di lancio verso un cammino del tutto personale. Da questo momento ognuno di noi avrà una percezione diversa di se stesso e della propria realtà. Comprenderà le prime verità relative al proprio percorso e, se sarà fortunato, otterrà le prime risposte alle mille domande che lo assillano.
La visione della vita si allargherà, la consapevolezza aumenterà e noi inizieremo a scremare le informazioni inappropriate. Abbandoneremo i condizionamenti che non fanno più parte di noi e che non sono utili alla nostra evoluzione personale. Il cambiamento è difficile e destabilizzante per la maggior parte di noi, ma quando si comincia a cambiare dentro, è inevitabile che accada anche fuori. Non dimentichiamo che per evolvere il movimento è assolutamente necessario. In molte realtà la stabilità ottenuta può apparire appropriata e rassicurante. A volte invece, non ci si accorge – o si fa finta di non vedere – che la situazione, più che rassicurante è diventata stagnante. Il dramma è che più le energie sono ferme più il cambiamento ci sembra inaffrontabile.
Affrontare il cambiamento
In alcuni casi l’evoluzione interiore sarà talmente veloce e importante che le persone vicine a noi non potranno evitare di accorgersene e ognuna di loro avrà reazioni diverse. Alcune faranno finta di niente ed eviteranno a vita il discorso, altre si arrabbieranno, tutte ci giudicheranno. Molte potrebbero scegliere di allontanarsi per la loro difficoltà ad accettare il nostro cambiamento. E poche ci seguiranno e vorranno conoscerci veramente. Ognuna di loro avrà fatto parte della nostra crescita ma solo poche faranno parte della nostra nuova fase di vita. È così che funziona.
In altri casi saremo proprio noi a desiderare di mollare tutto. Nei momenti più difficili potremmo anche avere l’impulso di convincerci che tutto quello che stiamo cercando e vivendo non esiste. In fondo la realtà è quella materiale e tangibile del nostro quotidiano e tutti quelli che ci considerano dei visionari potrebbero anche avere ragione. Potremmo addirittura mollare per qualche tempo e, questa pausa, molto probabilmente ci aiuterà semplicemente a ritrovare il nostro equilibrio. Poi, accadrà qualcosa che ci riporterà immediatamente sulla strada della nostra ricerca.
FASE REALTÀ
Questa è una fase dai labili confini perchè la fase ricerca si insinuerà finché avremo il desiderio di conoscere ed evolvere. E’ una fase a cui non arriveremo tutti perchè molti troveranno la propria realizzazione durante la fase meraviglia. Altri invece si fermeranno alla fase ricerca sentendosi paghi delle risposte ottenute fino a quel momento. La realtà è una fase che arriva dopo molti anni di cammino, permettendoci di avere una visione d’insieme incredibile. Ci aiuta ad unire tutti (o quasi) i pezzetti del puzzle. È la fase in cui mi trovo io: una realtà vissuta con i piedi per terra e con l’ausilio di tutte le mie capacità e conoscenze. Oltre a un cammino di evoluzione interiore iniziato più di 20 anni fa e una costante spinta alla ricerca e al cambiamento. Un cambiamento che, in questa fase, si vive come un’espansione di sé stessi.
VIVERE LE FASI
È assolutamente normale vivere certe fasi durante questo tipo di cammino, dopo tutto stiamo cercando di capire chi siamo realmente. Ed è estremamente importante mantenere, o tornare, con i piedi per terra. A volte – e a me è capitato – quando ti trovi ad interagire giornalmente con entità ed energie sottili, tendi a staccarti gradualmente dalla realtà e dalla vita materiale. Questo può diventare pericoloso e sicuramente controproducente, se poi ti trovi anche nella fase trallallà sei proprio fatto! Non dimentichiamoci che viviamo sulla terra, in una realtà più densa e dentro un corpo fisico. Il vero scopo della ricerca spirituale è riuscire a ricordare chi siamo per vivere meglio come entità spirituali in una vita materiale, non di scappare dalla realtà quotidiana.
La buona notizia è che sono proprio queste prime fasi, questi primi passaggi che ci permettono di avere un idea più chiara di chi siamo, di cosa vogliamo e di dove vogliamo andare. Se questa chiarezza non arriva subito, fate come me, proseguite il vostro cammino, imparate ciò che vi serve e ricordate ciò che non vi serve. Alla fine, se non saprete cosa dovete fare avrete almeno un idea di ciò che non dovete e non volete fare. Assumetevi la responsabilità della vostra esistenza ma non giudicatevi, non incolpatevi e abbiate pazienza… anche questo è un modo per crescere.
Il cambiamento comporta delle scelte
Nessuno ha mai detto che tutto questo sia facile. Il rinnovamento comporta necessariamente delle scelte, implica uno sforzo da parte nostra, ci vuole intenzione e responsabilità. Se però assecondiamo il movimento, piuttosto che contrastarlo, potremo scorgere davanti a noi nuove strade e nuove possibilità. Ricordiamoci sempre che tutto, intorno a noi, segue un movimento costante verso l’evoluzione e dubito che esista un sostegno migliore dell’Universo stesso! Per molti di noi, tutto comincia quando iniziamo a porci le classiche domande esistenziali chi siamo noi? – dove andiamo dopo la morte? – perchè siamo nati?. Per alcuni diventa una ricerca necessaria, una meta da raggiungere, uno scopo di vita, mentre altri, molto più semplicemente, non si porranno mai nemmeno il problema.
Questo percorso di ricerca non è sempre facile da seguire e quasi mai ci conduce dove pensiamo di andare. Alcuni sono assolutamente impreparati ad affrontare le proprie paure e altri non sono pronti ad accettare le eventuali risposte… ma ci proviamo comunque. Lo facciamo perchè qualcosa dentro di noi ci spinge a cercare la verità su ciò che nemmeno noi, a volte, comprendiamo. Perché sentiamo la necessità di dare un senso alla nostra esistenza. Perché anche quando la nostra vita sembra perfetta ci sorprendiamo a domandarci – è tutto qui? –. Perché siamo affascinati da ciò che non conosciamo anche se non sappiamo esattamente di cosa si tratti e sottovalutiamo, troppo spesso, che se vogliamo conoscere nuove verità, dovremmo saper accettare anche nuove risposte.
Queste sono le fasi che ho vissuto personalmente, voi ne avete altre da aggiungere?